La discrepanza tra epidemiologia dei disturbi respiratori nel sonno e le disponibilità di diagnostica strumentale rappresenta un cruccio dello specialista di questo affascinante settore fin dal suo esordio.

Il progresso tecnologico ha permesso di semplificare una parte delle procedure diagnostiche e ha introdotto strumenti in grado di effettuare uno screening del principale disturbo respiratorio nel sonno, le apnee ostruttive, la cui valenza non ha tuttavia permesso ad oggi di implementare percorsi diagnostici semplificati che li includano.

Specialisti di branche non pneumologiche si trovano a gestire il problema di riconoscere la patologia in soggetti abitualmente asintomatici, ma che hanno nelle apnee nel sonno un elemento di farmaco-resistenza o di rischio di recidiva della patologia in trattamento, identificabile solo con un esame strumentale. D’altro canto la diffusione di sensori e sistemi di monitoraggio delle funzioni vitali più semplici, specie con tecnologie applicate in ambito sportivo o come app per gli smartphone, pur non avendo un riconoscimento in ambito sanitario hanno avvicinato le persone alla rilevazione di questi parametri e hanno incrementato la richiesta spontanea di effettuare test di screening, spesso in farmacia o mediante servizi non sempre sotto controllo medico.

Il webinar si propone di acclarare gli ambiti di pertinenza di screening e percorsi diagnostici dedicati principalmente alle apnee ostruttive, di mostrare come in un ambito specialistico non respiratorio come l’aritmologia vi siano valenze ancora insoddisfatte di diagnostica e identificazione di percorsi da dedicare a questi pazienti a fronte di evidenze sempre più convincenti di quanto questo possa essere di beneficio ai pazienti. Infine verranno presentate le esperienze preliminari su un dispositivo di monitoraggio semplice e versatile della funzione respiratoria che, nell’ambito della medicina respiratoria del sonno, può rappresentare una risposta operativa a buona parte di queste istanze.